La fotogrammetria in Sicilia come non l’avete mai vista.
Il Drone rappresenta lo strumento primario per l’Aerofotogrammetria: senza di esso, infatti, non sarebbe possibile svolgere alcuna missione.
Nello specifico, il Drone funge da mezzo di trasporto per le fotocamere. Esso si muove seguendo il piano di volo definito in precedenza dal pilota, il quale dovrà comunque essere autorizzato e in possesso delle certificazioni obbligatorie per poter vigilare al meglio sulle operazioni e intervenire se necessario.
Esistono diversi tipi di droni, alcuni dotati di un sistema di geolocalizzazione proprio. La scelta dello strumento varia in base al tipo di missione di Fotogrammetria da svolgere.
Le fotocamere sono lo strumento d’acquisizione per le missioni di Fotogrammetria.
Esse si differenziano tra loro per diversi fattori quali la risoluzione o il tipo di obiettivo.
Anche in questo caso è necessario scegliere lo strumento giusto per ogni missione, ricordando che una maggiore qualità di scatto si tradurrà in un maggior tempo di elaborazione sul software.
I Ground Control Points (GCP) sono degli strumenti fondamentali per la georeferenziazione e la precisione della rilevazione in Fotogrammetria.
Essi vengono posizionati e “battuti”, cioè geolocalizzati, prima del volo effettivo e dovranno ricadere nelle fotografie acquisite. In questo modo, sarà possibile georeferenziare e vincolare le dimensioni del modello tridimensionale ottenendo così una precisione centimetrica.
I GPS con sistema RTK vengono utilizzati per l’acquisizione preliminare dei GCP.
Essi permettono di definire le esatte coordinate di un punto e quindi di ottenere precisione centimetrica dal software di elaborazione.
Il loro funzionamento è chiaramente legato ai satelliti ed è necessaria una connessione internet stabile per poterli utilizzare al meglio.
Il Software di Elaborazione Tridimensionale rappresenta l’ultimo strumento utilizzato per una fotogrammetria.
Esistono diversi programmi, sia gratuiti con limitazioni che a pagamento per uso professionale. Al loro interno andranno importate le fotografie raccolte con il volo e settati alcuni parametri. Il software creerà poi un modello 3D georeferenziato che si potrà consegnare al cliente per diversi utilizzi
Attraverso l’utilizzo di appositi Software è possibile ottenere modelli tridimensionali e bidimensionali (Orthophoto) da semplici immagini bidimensionali. Questi sono sia georeferenziati che in scala rispetto all’oggetto rilevato e nascono da un processo diviso in diversi step fondamentali:
Per prima cosa bisogna allineare tutte le foto e da questa procedura si ricava la “nuvola di punti rada” e poi in seguito la “nuvola di punti densa”
Dalla suddetta nuvola otterremo il modello 3D (mesh), ossia una superficie senza interruzioni composta da superfici piane aventi per vertici la nuvola di punti.
Le mesh nascono di per sé senza alcun colore. Per questo è necessario applicare la Texture Mapping, che consiste nell’applicare le immagini del rilievo sulle superfici della mesh.
Oltre al modello 3D dalla fotogrammetria si possono ricavare anche modelli 2D sempre georeferenziati e scalati quali orthophoto e DEM.
Il primo grande progetto di Fotogrammetria in Sicilia fu realizzato nel triennio compreso tra il 1977 e il 1979. Tali riprese coprirono circa 2/3 della superficie della Regione Sicilia e servirono per la realizzazione del primo lotto della Carta Tecnica Regionale e del primo e secondo lotto del fotopiano.
Per realizzare questo progetto di Fotogrammetria in Sicilia vennero effettuate riprese con pellicola in bianco e nero, con una scala di 1:18.000 e ad una quota media di volo di 2.700m.
Nel 1987 venne utilizzata per la prima volta una ripresa a colori che coprì l’intero territorio regionale. La scala utilizzata fu di 1:10.000 e la quota media di volo 1.500m. Questo progetto di Fotogrammetria rappresenta il primo documento di testimonianza urbanistico-edilizia in Sicilia. Un punto di riferimento, cioè, per comprendere la futura trasformazione del territorio.
I rilievi più recenti su larga scala risalgono al 2012/2013 e furono realizzati utilizzando una scala di 1:20.000 ed una quota media di 3000m. In questo caso, come nel 2007/2008, si utilizzò un profilo di colore Infrarosso pancromatico.
La Fotogrammetria con il Drone può essere utile per la progettazione di infrastrutture che necessitano di ampi spazi e di particolari condizioni. Esempi di tale utilizzo sono certamente il settore eolico e quello fotovoltaico.
Il modello tridimensionale è utilizzabile per lo studio dell’orientamento del terreno per il piazzamento dei pannelli solari o delle turbine eoliche.
Grazie alla Fotogrammetria è possibile l’ispezione, la progettazione e la verifica lavori per la messa in sicurezza costoni rocciosi. Utilizzando i modelli tridimensionali si può analizzare l’intera area senza recarsi sul posto.
In questo modo è ottenibile il calcolo del rotolamento dei massi, così come il conteggio materiale e l’identificazione della tipologia del lavoro necessario per la messa in sicurezza.
L’utilizzo di un modello tridimensionale per la stima e l’evidenziazione di danni sulla facciata di una palazzina consente di evitare l’ausilio di ponteggi o gru, abbattendo i costi dell’operazione.
Inoltre questo metodo da la possibilità di erigere i computi metrici da esibire alle autorità per l’ottenimento di bonus e autorizzazioni.
Infine, la Fotogrammetria acquisisce documentazione fotografica per certificare lo stato dell’immobile a giustificazione dei lavori da eseguire: materiale utilissimo per un amministratore di condominio.
La Fotogrammetria e i modelli tridimensionali tornano utili anche in ambito di scavi e grandi movimenti di terra. Dal modello georeferenziato, infatti, è possibile ricavare la volumetria scavata e la quantità di materiale trasferito.
Questo genere di dati torna utile in lavori che riguardano la manutenzione e la costruzione di cave e strade.
Un modello tridimensionale è un ottimo metodo per valutare lo stato di avanzamento dei lavori (SAL). Ripetendo e confrontando i rilievi, infatti, se ne possono osservare le differenze. Questo serve per evidenziare ritardi o il completamento di una fase di lavoro. Eventualmente, è possibile ricavare anche il computo metrico per il pagamento dei S.A.L.